Non c’è niente da fare, eppure Renzi avrebbe voluto!

 

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Il governo Renzi continua a mandar fuori notizie sulle pensioni. Imprecise. Così, nessuno ci capisce niente. E potrà dire che lui ha fatto, ha riformato, ma che le avversità dovute alla Guerra di Troia non erano superabili. Anzi, che gli elefanti di Annibale hanno rallentato tutto: passare le Alpi in questa stagione proibitiva non poteva portare a risultati.

Così, per accedere all’Ape agevolata bisognerà avere almeno 30 anni di contributi se disoccupati e 35 se si è lavoratori attivi. Lo ha riferito il segretario confederale della Uil Domenico Proietti al termine dell’incontro governo-sindacati a Palazzo Chigi iniziato alle 8 di stamattina. Su questi “livelli minimi” il sindacato sta ancora discutendo per cercare di abbassarli. Inoltre per poter accedere al “Ape social”, ovvero l’anticipo pensionistico senza penalizzazione, il tetto fissato dal governo nella legge di Bilancio è di 1.350 euro lordi. Secondo lo stesso Proietti, l’ipotesi è ancora lontana dalle posizioni del sindacato: “Noi pensiamo che questo tetto debba essere un pò alzato” è stato il suo commento. Pronta anche la replica via Twitter della Cgil: “Il governo Renzi si rimangia la parola: 30 anni di contributi invece di 20 per l’Ape social. Gli antibiorici a Matteo Renzi non fanno effetto”. Giudizio critico: ma per favore!

Non c’è niente da fare, eppure Renzi avrebbe voluto!ultima modifica: 2016-10-16T00:20:02+02:00da diegoromero
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