Renzi ha dichiarato che andrà in giro per l’Italia, in occasione del Congresso, da comune cittadino. Le domande sono, 1) perchè un comune cittadino, secondo lui, avrebbe la possibilità di andarsene in giro? 2) E quando lavorerebbe? 3) E lui, quando lavorerà? 4) Chi lo mantiene?
Dall’Olanda arriva un brusco stop al populismo in Europa”. Apre così Matteo Renzi il ritorno al suo ‘format’ su Facebook #Matteorisponde. La sconfitta di Wilders è una buona notizia, sottolinea.
Buona, come quella giunta in serata dal Senato, dove la mozione di sfiducia a Luca Lotti su Consip è stata bocciata senza problemi. M5s ha preso l’iniziativa per “trovare spazio” sui giornali e in tv, attacca, ma ha preso “una sonora libecciata: respinti con perdite”, mentre il ministro si è difeso “con grande serietà e pacatezza”. Ora, afferma l’ex premier, partirà in prima persona al contrattacco: “Presenterò querele corpose a chi insulta“.
Nei prossimi giorni tornerà a girare l’Italia “trolley alla mano e senza codazzi” per la campagna congressuale, racconta Renzi. Ma a quattro mesi dalla sconfitta al referendum, riparte dal dialogo diretto con i cittadini, sostenitori e detrattori, sui social network, anche perché in tv nei talk show, osserva, “c’è costante polemica contro di noi”. Si presenta da non più premier ma “comune cittadino”: non ha alle spalle bandiere né davanti la scrivania di Chigi ma, spiega, è ospitato dalla sede di Unità.tv al Nazareno.
Nella battaglia congressuale avrà al suo fianco, da coordinatore della sua mozione, Lorenzo Guerini, che lascia perciò il ruolo di presidente della commissione congresso.
Niente polemiche con gli avversari, promette, e si dice pronto a fare “squadra” con Orlando chiunque vinca. E intanto chiede che il partito trovi una soluzione per permettere di votare anche a chi il 30 aprile sarà in viaggio, in modo da tenere alta l’affluenza, nonostante il ponte del primo maggio.