Elena Ferrante annuncia la pubblicazione di un nuovo romanzo. Il libro titola La vita bugiarda degli adulti (Edizioni E/O) e uscirà nelle librerie il 7 novembre 2019. È un’opera che riassume un’avventura esistenziale ancora in fieri: quella della protagonista. L’autrice di questo ultimo scritto è conosciuta come scrittrice di best seller; e quindi riscuote un ottimo successo di marca personale.
La vita bugiarda degli adulti, Elena Ferrante
In La vita bugiarda degli adulti, una donna cerca di tirare le somme del suo primo tratto di percorso esistenziale. Da questa disamina, si aspetta di avere delle risposte auspicabilmente positive. Ma sarà così? Insomma, si sta dirigendo nel posto giusto? Il lettore capisce da subito la metafora dell’auto inganno sottesa alla ricerca della protagonista.
D’altra parte è difficile dare un significato diverso, a frasi che sono poste fra le pagine del romanzo come monoliti inattaccabili: “…Nessuno, nemmeno chi in questo momento sta scrivendo, sa se contiene il filo giusto di un racconto o è soltanto un dolore arruffato, senza redenzione”.
Il figlio del drago, Mimmo Parisi
Ecco un libro che, invece, ha già visto gli scaffali delle librerie. Si tratta di Il figlio del drago, un romanzo che ha portato fortuna e nuovi lettori al cantautore Mimmo Parisi – qui nelle vesti di romanziere pronto a indagare sui meccanismi sociali che portano le persone a dare credito a certi fenomeni – .
L’ambiente è quello di Passo del Lupo, un paesino socialmente avanzato. Tutti i cittadini, all’insegna della vera democrazia, partecipano alle cariche direttive. Paradossalmente, la sicurezza economica e sociale non riesce a rendere felici gli abitanti. Un giorno nella piccola stazione scende un individuo. Prima dell’arrivo di Vlad Tepes non c’erano morti ammazzati.
Il maresciallo del posto pensa che siano vittime di un vampiro. Quando Vlad è stanato, fugge in volo: lui non sapeva nemmeno di esserne capace. Così come gli abitanti del piccolo ma emancipato centro non sospettavano di essere, a dispetto del loro modernismo, ancora mentalmente medievali. E di credere nei vampiri.